lunedì 13 luglio 2009
Venerdi 13 (2009)
:::Trama:::
Una terribile tragedia si è consumata a Camp Crystal Lake. Tre decenni più tardi un gruppo di ragazzi si reca sul luogo della strage alla ricerca di un campo di marijuana per appropriarsi indebitamente delle cime con l'intenzione di arricchirsi. Accampati nell'oscura foresta, i cinque verranno fatti fuori da un uomo mascherato. Sei settimane dopo un giovane di nome Clay giunge a Crystal Lake a bordo della sua moto per cercare la sorella scomparsa. Si imbatterà nello spocchioso Trent che ha invitato alcuni amici a passare il week end nella villa di famiglia che si affaccia sul lago.
Era il 9 maggio 1980 quando Venerdì 13 usciva nelle sale americane. Sebbene nel film di Sean S. Cunningham Jason Voorhees non fosse il killer bensì una vittima, il suo personaggio ispirò ben dieci sequel.
Marcus Nispel, che si era affacciato sul cinema proprio con il remake di un horror (Non aprite quella porta), torna a Camp Crystal Lake per riportare sullo schermo il mito di Jason. Prendendo spunto dai primi tre episodi della saga confeziona un reboot dove l'antefatto è utilizzato come breve preambolo per chiarire la natura del sanguinario omicida. Il regista non sembra tanto interessato all'evoluzione para-fantascientifica del personaggio (scelta dai tanti successori di Cunningham), quanto alla sua psicologia, forza fisica e onnipresenza. Inoltrandosi nel bosco con la camera a mano Nispel ricrea la giusta tensione occupandosi ora del quintetto accampato, ora della storia di Jason partendo dal raccapricciante racconto, che si svolge immancabilmente intorno al fuoco, sugli avvenimenti di trent'anni prima.
La narrazione, che scivola nella notte e nell'orrore lasciando pochi momenti di respiro, si concentra su quello che accade sei settimane più tardi, quando un gruppo di studenti universitari giunge sul luogo per passare un tranquillo week end (di paura) all'insegna di sesso, droga e rock'n'roll. Proprio come fece Sean S. Cunningham, anche il suo erede sceglie un cast di giovani attori di bell'aspetto che sembrano usciti da una pubblicità della Pepsi e gioca con l'ironia per alternare momenti di puro terrore al divertimento spicciolo dell'assortito gruppetto. Conscio di doversi attenere alle aspettative del pubblico ma deciso a provare nuove soluzioni, Nispel recupera l'immaginario di Jason per rilanciarlo sulla scena horror prestando attenzione ai dettagli ed escogitando uccisioni "a effetto".
Chicche come il sacco di juta che viene sostituito a metà film dalla maschera da portiere di hockey e i vari omaggi alla saga - lo sceriffo Bracke prende il nome dell'autore del libro "Crystal Lake Memories: The Complete History of Friday the 13th" - non bastano per fare del nuovo Venerdì 13 il cult che fu. Tuttavia è molto possibile che saprà accontentare gli aficionados di sempre e i nuovi adepti del popcorn-horror.
Ecco il link:
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